Mousse antiforatura: cos’è e come può evitare ai biker di bucare
Che cos'è la mousse antiforatura
Uno dei principali (e più frequenti) problemi che i biker si trovano ad affrontare quando sono in sella al loro mezzo è senza dubbio quello della foratura, sia perché questo inconveniente è in grado di bloccare la loro corsa, sia perché si tratta di un evento assolutamente non preventivabile e quindi imprevisto.
Attualmente le tecnologie di ultima generazione hanno messo a disposizione dei ciclisti alcuni dispositivi altamente funzionali, che possono risolvere con rapidità e funzionalità i problemi legati alla foratura.
Gli inserti anti-foratura sono anelli (aperti oppure chiusi), realizzati con innovativi materiali plastici, come polistirene, polipropilene e schiume di vario genere.
Si tratta di dispositivi, conosciuti anche con l’appellativo di “mousse“, che vengono inseriti tra il copertone tubeless e il cerchio della bicicletta, in assenza della camera d’aria.
Il loro volume riempie gran parte del copertone e pertanto sono necessarie apposite valvole tubeless, capaci di migliorare il passaggio non soltanto dell’aria, ma anche del liquido sigillante.
Si tratta di accessori progettati inizialmente per il motocross, che poi si sono adattati anche alle bici, grazie a una maggiore leggerezza e funzionalità per la guida dei biker.
Il loro impiego, che si sta diffondendo sempre più, consente di minimizzare il rischio delle forature e di possibili rotture dei cerchi, un’eventualità piuttosto frequente per le mountain-bike.
Vantaggi offerti dalle mousse antiforatura
L’impiego della mousse bici non elimina del tutto il rischio di forare, ma garantisce altre utili prestazioni:
• Consente di abbassare notevolmente la pressione dei copertoni che, dai normali valori compresi tra 1,3 e 1,7 bar, possono arrivare agevolmente a 1,0 bar.
Il vantaggio più importante si collega alla maggiore trazione e impronta a terra del copertone, che garantisce una guida più sicura e precisa, anche su fondi bagnati, sdrucciolevoli e instabili.
• Protegge i cerchi, evitando loro di sbattere contro ostacoli di qualsiasi genere, come sassi, radici oppure rocce e in tutti i casi in cui viene insufflato un minore quantitativo d’aria.
Pertanto si minimizzano le probabilità di rottura dei cerchi, oltre che quelle di formazione dei temibili tagli laterali della gomma (pizzicatura), quando si verifica un’eccessiva compressione sui fianchi del cerchio.
• Contribuisce a limitare le forature, dato che la loro azione è sinergica con quella svolta dal lattice che si trova all’interno dei pneumatici tubeless.
• Consente di pedalare quando la gomma è a terra, senza il rischio di rovinarla a causa dell’attrito con il cerchio, sfruttando la modalità “run flat”.
Infatti, anche se il copertone è sgonfio, la presenza dell’inserto di mousse permette di procedere, anche se lentamente.
• La maggiore pesantezza delle ruote con inserti contribuisce a migliorare la stabilità del mezzo, senza incidere eccessivamente sulla velocità dell’andatura.
Precauzioni per montare correttamente le mousse
Il montaggio di un inserto di tal genere non è semplice e pertanto richiede l’intervento di personale esperto e competente, soprattutto nella fase di scelta del dispositivo, che deve avere la giusta taglia.
Il peso di questi accessori è compreso tra 40 e 160 grammi: quanto maggiore è il suo valore, tanto più faticosa si presenta la pedalata.
Pertanto bisogna sempre scegliere le mousse in rapporto alle proprie esigenze, valutando attentamente il loro controllo gestionale.
Per un impiego ottimale è indispensabile associare il loro inserimento all’aggiunta di liquido sigillante, che deve essere rabboccato con un’adeguata frequenza.
Il rapporto qualità/prezzo rappresenta un indice discriminante nella scelta, tenendo conto che i costi partono da 39 euro, per arrivare a oltre 80 euro.
Non sempre un inserto economico è meno valido di uno costoso, ma deve essere valutato in base al suo tipo di utilizzo.
Nella selezione del prodotto più adatto alle singole necessità è consigliabile documentarsi sull’usura del materiale costitutivo, dato che anche una piccola area deteriorata costringe alla sostituzione della mousse, che non può essere riparata come invece accade con i tradizionali copertoni di bicicletta.