Furto della moto: cosa fare con l’assicurazione
Il furto della moto è un’evenienza che non auguriamo a nessuno, così come il furto di qualunque altro possedimento. Al di là della fiducia che possiamo riporre nel prossimo, è indubbio che i furti avvengono ed anche le due ruote sono colpite da questa pratica illecita.
Nel caso in cui si dovesse sfortunatamente essere vittima di un furto della moto sarebbe bene sapere cosa fare e soprattutto cosa fare con l’assicurazione. La prima cosa da fare è sicuramente di sporgere denuncia, recandosi alla stazione dei Carabinieri o della Polizia più vicina al luogo in cui il furto è avvenuto.
La denuncia è importante non solo per avviare le indagini e per sperare di ritrovare la propria moto, ma anche perché è un documento fondamentale per rivolgersi all’assicurazione. L’assicurazione sicuramente non risponderebbe ad una richiesta di risarcimento per furto senza la relativa denuncia.
Dopo aver sporto denuncia, è necessario andare al PRA, ovvero al Pubblico Registro Automobilistico, per dichiarare che non si è più in possesso del veicolo e per richiedere il certificato che attesti quanto dichiarato.
Sia la copia della denuncia che la copia del certificato consegnato dal Pubblico Registro Automobilistico devono essere consegnate alla compagnia assicurativa. Esiste un limite di tempo massimo entro cui dover consegnare i documenti, che è stato fissato ad un massimo di tre giorni dalla data dell’illecito.
Con la consegna di questi documenti la società assicurativa sarà tenuta ad effettuare un rimborso della quota assicurativa che il cliente ha già versato, ma di cui non potrà usufruire perché non più in possesso del veicolo. In questo modo la vittima del furto potrà almeno recuperare una parte dei soldi versati per l’assicurazione del mezzo.
L’assicurazione risponde al furto della moto?
Questa è una domanda che ci si pone di frequente e la risposta è dipende. Dipende da qual è il contratto che è stato stipulato e da quali sono le coperture assicurative extra che il cliente ha scelto di sottoscrivere e di pagare di anno in anno.
Bisogna ricordare infatti che la tradizionale RC Moto non copre il furto, dunque l’assicurazione non risponderà alla richiesta di risarcimento, ma si limiterà a restituire la parte del premio assicurativo versato dal cliente se il cliente seguirà la procedura indicata in precedenza.
Per proteggersi dal furto della moto è necessario infatti stipulare una polizza aggiuntiva furto e incendio. In questo caso la società assicurativa sarà obbligata a risarcire il cliente, con una cifra da stabilirsi in base ai termini del contratto sottoscritto.
La polizza furto e incendio protegge il motociclista sia dal furto totale del veicolo che dal furto parziale e dalla manomissione. L’assicurazione non risponde invece nel caso del furto di oggetti di valore che il motociclista ha lasciato all’interno del veicolo, perché non previsto dal contratto della polizza.
Il calcolo del premio assicurativo ed anche del corrispettivo indennizzo che l’assicurazione è pronta a pagare in caso di furto viene effettuato prendendo come valore di riferimento il valore di mercato della moto. Dal momento che questo valore scende anno dopo anno, ad ogni rinnovo dell’assicurazione il premio e l’indennizzo sono ricalcolati.
Cosa succede se la moto viene ritrovata?
Ci sono anche dei casi in cui la moto viene ritrovata. Nel caso dovesse accadere questo, al motociclista spetta il dovere di recarsi al PRA per dichiarare il ritrovamento e di farlo entro quaranta giorni.
Per quanto riguarda il discorso assicurazione, se l’assicurazione ha effettuato il rimborso parziale del premio la moto non è assicurata e dunque la circolazione non è consentita fino al pagamento della quota assicurativa.
Nel caso in cui l’assicurazione dovesse aver consegnato l’indennizzo – perché presente l’assicurazione furto e incendio – la proprietà del veicolo sarà della società assicurativa, fino a quando il motociclista non riconsegnerà alla compagnia assicurativa l’indennizzo ricevuto.