Assicurare un veicolo d’epoca, sì, ma come? Gli step necessari
Appassionati di auto storiche, moto d’epoca e tutto quanto abbia a che fare con i motori del passato? Che amiate in tutte le sue sfaccettature il mondo dell’automobile storiche – solo per fare un esempio – o che siate dei veri e propri fanatici collezionisti di vetture, sarete di certo informati su tutto ciò che riguarda l’assicurazione del vostro, o dei vostri, mezzi. Se volete far circolare il vostro bolide d’annata per le strade, o se siete tra gli amanti dei raduni e delle rievocazioni a bordo della vostra due o quattroruote, è molto importante prestare attenzione all’aspetto assicurativo. In poche parole, senza una giusta polizza, non potrete dedicarvi alla vostra passione, e i termini per stipulare un contratto assicurativo sono differenti rispetto a quelli previsti per una normale macchina o motocicletta.
La certificazione
Per poter assicurare il vostro mezzo d’epoca, sarà necessario adeguarsi a delle speciali formule assicurative previste dalle varie compagnie di assicurazione, tra le quali potrete scegliere, per trovare le condizioni economicamente migliori e più vantaggiose. Anzitutto, però, è indispensabile che il proprio veicolo risponda a delle specifiche caratteristiche per essere considerato, per l’appunto, d’epoca. Se il vostro mezzo è già certificato, non avrete grossi problemi, ma se la vostra automobile non dispone di alcuna attestazione ufficiale, non può rientrare nella specifica caratteristica. I controlli sono molto rigidi, perché come avrete avuto modo di venirne a conoscenza, i mezzi storici godono di particolari vantaggi dal punto di vista assicurativo.
In primo luogo, un’automobile o una motocicletta, per essere considerate d’epoca devono avere almeno 20 anni di vita e devono versare in ottime condizioni: lo stato della carrozzeria, degli interni, ma anche degli impianti deve essere ottimale. In secondo luogo, per poter stipulare una polizza per una vettura d’epoca, è necessario aver compiuto 23 anni. Se i requisiti minimi sono soddisfatti, è possibile procedere con la certificazione vera e propria, iscrivendo il veicolo all’ASI, che ne proverà la storicità, oltre ad entrare a far parte di un club o di un’associazione di veicoli federati all’ASI. Si tratta di una pratica talvolta piuttosto dispendiosa, ragion per cui negli ultimi anni il RIVS (Registro Italiano Veicoli Storici) mette a disposizione una certificazione low cost, che tuttavia non è riconosciuta in tutte le regioni italiane.
La pratica assicurativa vera e propria
Superati tutti gli ostacoli e li orpelli di natura burocratica, è possibile rivolgersi alla propria compagnia assicurativa, o comunque ad una reputata adeguata per assicurare il proprio veicolo. A questo punto, è indispensabile fornire alla compagnia tutti i documenti comprovanti lo status “d’epoca” del proprio mezzo, sia esso a 2 o 4 ruote, pena l’impossibilità di procedere con le pratiche. Come abbiamo già avuto modo di dire, i pacchetti assicurativi sono più vantaggiosi e sgravati, con un risparmio molto consistente sulla normale assicurazione di una vettura “normale”. Ma c’è di più, perché i veri appassionati, coloro i quali dispongono di più mezzi d’epoca, possono fruire di particolari formule assicurative, che garantiscono la copertura alla totalità dei veicoli. Con un risparmio conseguente molto elevato.